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venerdì 18 settembre 2015

La scottante questione della caramella-premio.

Ieri ho accompagnato il mio bambino all'asilo.

Nei giorni precedenti avevo già dovuto sopportare delle forzature che non mi erano piaciute.

(NDR. Sì, forzature. Impormi di andare via di soppiatto e non salutare mio figlio, venire a conoscenza del fatto che la merenda non viene proposta ai bambini, accettare un modulo in cui dichiaro che possono dare a mio figlio quello che le mamme portano durante i compleanni .... altrimenti il bimbo rimane a bocca asciutta mentre guarda gli altri).

Ma ieri. La maestra mi ferma e mi dice:
"Signora, il bambino mangia caramelle?"
...

o.O
"Perché?"
"No, perché sa .... noi distribuiamo le caramelle come premio, volevo sapere se poteva essere premiato anche lui oppure non dobbiamo dargli niente."
Io non posso credere che queste maestre, dopo anni di studi e di esperienza, non trovassero strategia migliore, per consolare i bimbi tristi ... o premiarli, se non quella di offrire caramelle.

E la cosa che più mi ha ferita è stato sentirmi dire che ero l'unica mamma che si era mostrata dubbiosa. Quindi, di fatto, il mio bambino sarebbe stato l'unico senza caramella premio.

Proviamo a lasciar da parte un momento il fatto che le caramelle non facciano bene e che dovrebbero essere l'eccezione e non la regola.
Lasciamo da parte un momento il fatto che i denti non vengono lavati perché immagino che non vengano lavati nemmeno dopo le merende (che attualmente non danno).

La caramella però, in questo caso, diventa una sorta di strumento didattico.
Un sistema sbrigativo per chiudere un capriccio o gratificare un bambino.
Io capisco bene che i bambini necessitino di tempo e attenzioni e spesso se le classi sono numerose non c'è grande possibilità di ascolto e dialogo.
Eppure dovrebbe essere alla basa dell'educazione sia a casa che a scuola.
Lo stesso dialogo che ci dovrebbe essere tra insegnanti e famiglie.

E' giusto che i bambini vengano gratificati e premiati perché questo è importante tanto quanto i rimproveri e le spiegazioni date ai bambini.
Ma non credo che un premio dato per un comportamento corretto sia meglio di altre soluzioni.
Il rischio è che il bambino si comporti bene o smetta di piangere solo per il premio e non perché ha capito che quell'azione è giusta o che il capriccio doveva essere superato.
Mi piacerebbe pensare che i miei bambini sono bravi a scuola perché è giusto comportarsi così e non perché hanno voglia della caramella premio.

Al tempo stesso, anche la caramella coccola potrebbe essere sostituita da una carezza o da una coccola. Ritengo sia giusto che i bambini sappiano che le difficoltà si possono superare con le proprie energie e con l'aiuto di una persona più grande.
Pensare che superino un momento di difficoltà succhiando una caramella e quindi "appoggiandosi" ad una cosa mi fa pensare.

Così come mi fa pensare il fatto che anche a scuola dovrebbero essere importanti abitudini alimentari corrette.

Non dico sia facile, ma dovremmo tutti lavorare insieme per offrire il meglio ai nostri bambini.
Senza concederci caramelle premio.


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