Amazon

sabato 12 settembre 2015

Il figlio preferito esiste?

Per molti potrebbe essere una vera ovvietà ma, in una società che ci insegna l'uguaglianza, avere un figlio preferito potrebbe essere vissuto male dai genitori.

Lo studio di Catherine Sellenet e Claudine Paque mette in evidenza come siano maggiori le attenzioni ed i piccoli genti nei confronti del figlio preferito. A volte il genitore non si accorge nemmeno di questo trasporto verso uno dei figli.
Essere il prediletto non significa necessariamente essere avvantaggiato. Le maggiori attenzioni si trasformano preso in grandi aspettative ed anche in una maggiore gelosia da parte dei fratelli.

La scelta può essere temporanea (perché magari è una fase particolare della crescita dei bambini) oppure definitiva.

Se pure sembra davvero difficile contrastare alcune affinità naturali, non bisogna confondere la preferenza con un diverso modo di amare i figli. Perché ogni figlio è unico ed il rapporto non può essere identico. Quasi nessuno è immune a questa preferenza, nemmeno i nonni nei confronti dei figli e dei nipoti. Quello che si può e si deve fare è cercare di vivere serenamente questa preferenza, senza sensi di colpa. Questo permetterà al genitore di vivere meglio il rapporto con gli altri figli, cercando di ristabilire una maggiore equità.

Nessun commento:

Posta un commento